Tab Article
«E poi una sera a Katia sfuggì: "Io dipingo di notte". Ah, ecco pensai». Inizia così il contributo critico di Enrico Ernst, che introduce la prima monografia di Katia Papaleo. Manager di giorno, artista di notte, dotata di un proprio codice pittorico, l'artista previlegia la dimensione del fantastico per raccontare gli accadimenti della vita con tratti anche drammatici ma con una tensione positiva. Le sue tele sono costruite da toni, velature, cangiantismi e colpi di pennello che rendono le superfici vibranti di atmosfere magiche ed evanescenti. Nel corso degli anni l'artista ha attraversato diverse fasi, la prima più figurativa e riconoscibile mentre negli ultimi anni tende a sintetizzare senza peraltro oscurare la propria natura artistica. Una sessantina le opere pubblicate, dai Vizi capitali del 2016 a Vengo da lontano e presto me ne andrò del 2020, delicato riferimento all'attuale pandemia. Chiudono il volume la biografia, un'ampia antologia, l'attività espositiva e la bibliografia.